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“ACQUASALE, UNA RICETTA SEMPLICE PER IL SUD”: UNA RIFLESSIONE COLLETTIVA SULLE SFIDE E LE POTENZIALITÀ DEL MERIDIONE.

Comunicato Stampa

Gerardo Fascia ha chiamato a raccolta amici e persone di talento del territorio per presentare il suo libro “Acquasale. Diario civico di un meridionale autocritico” ispirandosi al “Simposio” di Platone.

Foggia, 31 maggio 2025 – Si è svolto con successo venerdì 30 maggio 2025, presso il Podere Lovaglio di Borgo San Giusto a Lucera, l’incontro “Acquasale, una ricetta semplice per il Sud”, promosso dalla Federazione europea Piergiorgio Frassati con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia e in collaborazione con Solco Garganico. L’evento, che ha visto una numerosa partecipazione di pubblico, si è confermato come un vivace laboratorio di riflessione collettiva sulle sfide e le potenzialità del Mezzogiorno, intrecciando cultura, politica attiva, sviluppo sostenibile, enogastronomia e arte.

La serata si è aperta con un’introduzione di Gerardo Fascia, innovation manager e presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport Puglia, che per presentare il suo libro “Acquasale. Diario civico di un meridionale autocritico” (edito da Claudio Grenzi) si è ispirato al “Simposiodi Platone.

Come il poeta Agatone che nel V secolo a.C. per festeggiare la sua vittoria alle Grandi Dionisie invitò degli amici (tra cui Socrate e Aristofane) a cena per parlare di un tema che in quel caso fu l’amore, così Gerardo per presentare il suo libro ha scelto di chiamare a raccolta, per un metaforico banchetto a base di acquasale, amici e persone di talento del territorio mettendo il Sud al centro della discussione.

«Il tema del meridionalismo è sparito dal dibattito pubblico, non si parla più di Meridione, non si parla dei bisogni né dei talenti che ci sono. È un tema che è uscito fuori da ogni idea di sviluppo, di futuro e questo territorio, non solo le aree interne ma tutto il Sud, si sta impoverendo», ha sostenuto Gerardo Fascia, che nel suo libro – impreziosito dalla prefazione di Giacinto Pinto e dalle illustrazioni di Leon Marino – ripercorre alcune tappe della sua vita e, sulla base delle sue esperienze di operatore di sviluppo locale, lancia un appello a una nuova forma di meridionalismo fondata sul lavoro, sulla responsabilità e sull’impegno civico, superando le narrazioni vittimistiche e promuovendo una “politica del mestiere”.

Gli ospiti chiamati a portare una ricetta per il Sud sono stati Gianfilippo Mignogna, Davide Grittani, Giorgio Mercuri, Marika Maggi, Pasquale Bloise e Salvatore Lovaglio.

L’ex Sindaco di Biccari e promotore dello sviluppo dei piccoli comuni e del rilancio dei Monti Dauni Gianfilippo Mignogna ha raccontato l’esperienza virtuosa di una comunità capace di rigenerarsi puntando su innovazione sociale, cooperazione e valorizzazione delle risorse locali. Da paese a tendenza spopolamento Biccari è arrivato a registrare oltre 30mila presenze (nel 2022), a dimostrazione che la politica può cambiare i territori.

Ad offrire una riflessione critica sullo stato della politica e dell’informazione è stato il giornalista e scrittore Davide Grittani, sottolineando la necessità di una maggiore responsabilità e di una narrazione più consapevole e meno retorica del territorio.

Il ruolo strategico dell’aggregazione è stato l’ingrediente portato in tavola da Giorgio Mercuri, vicepresidente nazionale Confcooperative e presidente Confcooperative Puglia, che ha evidenziato come le opportunità possano nascere dalla capacità di una comunità di condividere le difficoltà, di cooperare per lo sviluppo del Sud.

Marika Maggi, export manager di Cantina La Marchesa e sommelier professionista, ha portato la testimonianza di chi promuove il territorio e le sue eccellenze enogastronomiche anche all’estero, puntando sulla qualità e sulle radici, attraverso un percorso di autoconsapevolezza e di empowerment.

L’invito a non essere solo eredi ma anche costruttori di comunità di patrimonio, cioè persone capaci di cogliere il valore del patrimonio culturale, di tutelarlo e trasmetterlo alle future generazioni (in linea con la convenzione di Faro) è partito da Pasquale Bloise, direttore della Biblioteca Comunale di Castelluccio Valmaggiore, che ha rimarcato l’importanza di una gestione condivisa e consapevole del patrimonio culturale.

Salvatore Lovaglio, artista e padrone di casa, ha condiviso con generosità la sua visione di arte: partire dal basso e caratterizzare il territorio costruendo una specificità, un’identità.

La serata si è conclusa con una degustazione di acquasale, piatto simbolo della cucina povera del Sud, preparata da Solco Garganico, il sogno a quattro mani di Salvatore Curatolo (Terre di Giano) e Leonardo Petruccelli (Zilletta di Brancia) che credono fermamente in un’alimentazione basata sui cicli delle stagioni e sulle coltivazioni biologiche di grani antichi. Il tutto è stato accompagnata dai vini di Cantina La Marchesa e dai canti popolari di Rosario Nido e Matteo Lombardi.

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