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Bari, è Giuseppe De Noia il nuovo presidente di CIA Levante

Terlizzese, imprenditore olivicolo e vitivinicolo, da anni attivo nell’organizzazione sindacale degli agricoltori

Vicepresidente vicario Angelica Curci, al fianco di De Noia anche Giovanni Bucci e Domenica Piarulli Lorusso

comunicato stampa, martedì 28 giugno 2022

BARI – Giuseppe De Noia è il nuovo presidente provinciale di CIA Levante. E’ stato eletto lunedì 27 giugno 2022 e succede a Gennaro Sicolo, che nelle scorse settimane è stato eletto presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. Nato a Terlizzi il 23 gennaio 1971, De Noia sarà coadiuvato dalla vicepresidente vicario Angelica Curci e dai vicepresidenti Giovanni Bucci e Domenica Piarulli Lorusso.

Giuseppe De Noia nuovo presidente di CIA Levante

“Sono molto contento per lui, perché seppure piuttosto giovane ha già un curriculum di lungo corso nella nostra organizzazione sindacale degli agricoltori e ha sempre dimostrato di saper rappresentare con determinazione le istanze delle aziende agricole”, ha dichiarato Gennaro Sicolo.

De Noia, imprenditore agricolo nei settori olivicolo e vitivinicolo fin da giovanissimo e da ormai oltre trent’anni, è stato per un decennio il presidente cittadino di CIA Terlizzi. A partire dal 2000, ha guidato diversi consorzi. In CIA Agricoltori Italiani, negli ultimi anni, ha ricoperto incarichi di responsabilità sia a livello provinciale che regionale e nazionale. Attualmente è componente del Comitato di Gestione e Amministrazione del Distretto Florovivaistico e del Cibo di Puglia, oltre a far parte del Consiglio della Camera di Commercio di Bari in rappresentanza del settore agricoltura.

L’AGRICOLTURA NEL BARESE. Nel Barese, l’agricoltura è rappresentata da 83.581 titolari di azienda, 67.589 collaboratori familiari, 74.948 collaboratori extra aziendali. Il numero delle giornate lavorative svolte annualmente sono 4.765.772 per quanto riguarda i titolari, 2.241.605 quelle dei collaboratori familiari e circa 3 milioni le giornate occupate dalla manodopera extra aziendale. La coltivazione della vite con gli oltre 38mila ettari investiti, quella dell’olivo con i suoi 120mila ettari, i fruttiferi con circa 27mila ettari, le coltivazioni orticole con più di 9mila ettari e le coltivazioni cerealicole con 70mila ettari rappresentano una fetta importante dell’agricoltura barese, che ha numeri e qualità di tutto rispetto anche per ciò che attiene al florovivaismo. Il segmento zootecnico, pur rappresentando una percentuale minima rispetto agli altri settori, con circa 500 aziende ovicaprine e oltre 2500 imprese per l’allevamento di bovini rappresenta quel settore che maggiormente garantisce la presenza dell’uomo sul territorio e il relativo presidio.

RILANCIARE TUTTO IL COMPARTO. “Per me è un onore succedere a presidenti provinciali come Felice Ardito e Gennaro Sicolo”, ha dichiarato Giuseppe De Noia, “e metterò tutte le mie competenze e il mio impegno per dare più forza e voce al mondo agricolo e lottare per rilanciarlo, lavorando con determinazione soprattutto sull’aggregazione, l’internazionalizzazione e l’ammodernamento delle aziende agricole che stanno vivendo una crisi epocale. Le difficoltà sono

moltissime, ma allo stesso tempo ci sono strumenti di programmazione e investimenti come il PSR, la PAC e il PNRR che rappresentano un’opportunità fondamentale per rilanciare il comparto in modo strutturale”.



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