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Continuano in Romania le residenze eco-artistiche promosse dall’ ITI Italia, il Centro Italiano dell’International Theatre Institute – UNESCO

Comunicato Stampa

Dopo Cipro, le attività del progetto internazionale NAT- Nature Arts Technologies arrivano a Sfântu Gheorghe per promuovere l’ecologia teatrale e il teatro come strumento di pace

“The other is me” è il titolo della nuova residenza eco-artistica del progetto internazionale NAT- Nature Arts Technologies, promosso dall’ ITI Italia, il Centro Italiano dell’International Theatre Institute – UNESCO. Dal 3 al 12 giugno la residenza coinvolge la compagine di attori e attrici italiani, rumeni, ciprioti, georgiani già impegnati nella residenza eco-artistica di Kalopanagiotis a Cipro. Il cuore della Residenza è il lavoro condiviso tra gli artisti internazionali, diretto da Fabio Tolledi, che continuano, dopo la tappa cipriota, a confrontarsi con la scrittura di Marguerite Duras; la residenza, infatti, si conclude con il secondo atto della produzione site specific del progetto “Love in times of war”. Oltre alla parte riservata agli artisti, la residenza “The other is me” propone alcune importanti attività al pubblico rumeno.

Martedì 3 giugno si parte con “Upcycling – a performative reuse!” che coinvolge esperti di Upcycling , l’obiettivo è di “sfatare” alcuni stereotipi sull’arte, dimostrando che è possibile fare arte riutilizzando i rifiuti organici e sintetici che, lavorati con diverse procedure e tecniche, si trasformano in costumi scultorei. Si prosegue mercoledì 4 giugno con “Harmony Tales: Interweaving Myths and Nature”, un appuntamento dedicato ai bambini e incentrato sulla narrazione di miti e leggende rumeni in una dimensione ecologica e interculturale. Al centro vi sono tre storie delle comunità rumena, magiara e rom che convivono problematicamente a Sfantu Gheorge, le quali mutano in un racconto che fonde le tre storie delle tre comunità.

Giovedì 5 giugno si svolgono i laboratori didattico-esperienziali “Why is the other bothering me?” che affrontano con gli strumenti dell’arte il tema del conflitto interetnico ancora in atto della comunità di Sfantu Gheorghe. L’attività è quindi finalizzata alla riscoperta dell’altro da sé nella sua dimensione umana e valoriale e degli elementi in comune. Venerdì 6 giugno, Fabio Tolledi, direttore artistico del progetto, in qualità di Segretario del Theatre in Conflict Zones Network dell’ ITI – UNESCO, conduce la masterclassBridging divides through theatre“, sul tema dei conflitti interetnici, dell’arte interculturale e degli approcci trasformativi alla risoluzione dei conflitti. I partecipanti esplorano il teatro come mezzo per promuovere la comprensione, il dialogo e la riconciliazione post conflitto in un luogo come Sfantu Gheorghe segnato da tensioni storiche e contemporanee tra le comunità rumene, ungheresi e rom. La residenza continua il suo percorso lunedì 9 giugno con un workshop didattico del prof. Levan Khetaguri, che mira a introdurre artisti e operatori alle tecniche del videostorytelling per imparare a trasformare arte, cultura e tradizioni in diari letterari, convertiti a loro volta in memoria visiva.

Le attività della residenza si chiudono, dunque, mercoledì 11 giugno, con la performance finale “Love in times of war” basata su alcuni testi tratti da “L’amante” e “La malattia della morte” di Marguerite Duras. La performance site-specific, scritta e diretta da Fabio Tolledi, interroga l’umanità sulla complessità dei rapporti che possono unire o separare le persone e sulle situazioni e cause che possono far scaturire l’amore o l’odio tra i popoli. Una performance in un delicatorapporto con la natura, per una riflessione sull’amore, sulla natura umana, con la sua toccante bellezza, così come con il suo potere distruttivo. L’azione teatrale si fonde con la natura in un canto corale in cui amore e desiderio rivendicano la propria esistenza, contro ogni conflitto.

NAT- Nature Arts Technologies é sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europa, in partenariato con UNITER – Unione dei Teatri della Romania di Bucarest (Romania), ITI Cyprus – Centro Nazionale cipriota dell’International Theatre Institute (Cipro), HDACIS -Human Development and Culture International School della Georgia e AVR Lab – Laboratorio di Realtà Aumentata e Virtuale del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento.

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