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Giorgio Bolla, Navigando sotto il sole, Guido Miano Editore, Milano 2025 Recensione di Raffaele Piazza

Comunicato Stampa

Giorgio Bolla, poeta e saggista veneto, nato nel 1957, svolge la professione di chirurgo pediatra.

La sua è una poesia probabilmente “filosofica”, sicuramente necessaria (per lui), se è vero che la poesia salva la vita.

Il riferimento al sole nel titolo, nella raccolta che prendiamo in considerazione in questa sede, con la metafora della navigazione, che è quella dell’esistere, quella dell’affrontare la quotidianità che ha anche un risvolto epico, pare essere un segnale d’ottimismo nelle intenzioni di questo medico-poeta, perché il sole stesso per antonomasia è simbolo e portatore di luce e calore come elementi di consolazione e gioia.

Egli come chirurgo pediatrico di “Medici senza frontiere” fa appunto della sua vita stessa una nobile missione e non a caso la sua poesia ha incontrovertibilmente anche un afflato mistico.

La silloge presenta una prefazione di Michele Miano esauriente acuta e ricca di acribia.

E’ inserita nel testo una breve premessa dell’Autore nella quale il Nostro afferma che nel volume la sezione eponima nasce dalle impressioni vissute come chirurgo pediatra in Monrovia, capitale della Liberia, mentre la parte Progressione poetica è per il poeta l’avvicinamento lirico ad una data per lui importante.

I componimenti di Bolla formalmente sono connotati da una forte verticalità che si realizza attraverso versi scabri e brevissimi spesso costituiti solo da due o tre brevi parole.

L’io-poetante nell’esprimersi pare pervaso dalla sensazione della vita come quella di un sogno ad occhi aperti ed è in sé stesso molto autocentrato anche se a volte c’è un tu al quale si rivolge che presumibilmente potrebbe essere un’entità trascendente e inoltre il lettore si sente immerso leggendo questi versi, attraverso le descrizioni nella natura e nei paesaggi della Liberia per noi occidentali infinitamente diversa dalle nostre città tecnologiche.

In Dietro la notte: «Dietro la notte/ arriva il vento/ dietro l’albero/ la notte arriva/ dove uomini soli/ scelgono il tempo/ nella loro costruzione/ io guardo il passo/ ma dove sta il tempo/ quando io non so?».

Molte poesie della raccolta sono brevi e molto concentrate come Raggiungi il bordo: «Raggiungi il bordo/ nel giorno più lungo/ raccogli la storia/ e vietane la stoltezza…».

Attraverso le parole di Giorgio leggendo tra le righe traspare un forte amore, un affetto inevitabile e spontaneo per i suoi piccoli pazienti dell’ospedale da lui operati con professionalità come quando la professione di medico chirurgo diviene passione e si crea virtualmente un’osmosi tra i due aspetti, le due facce della stessa medaglia, quella del medico e quella del poeta e del resto anche nell’epoca attuale, come nei tempi passati, questo binomio è un fenomeno frequente.

In Io e Te leggiamo: «Io e Te/ avevamo creduto/ vicino alla certezza,/ di aver vinto la/ Signora./ E’ la scelta del tempo/ che è stata/ sbagliata/ ed ora, in questo tempo/ navighiamo/ in quel mondo/ parallelo/ che mai potrà far toccare/ la nostra povera/ vittoria».

Da notare che i componimenti della prima scansione appaiono anche tradotti in inglese

e questo diviene motivo dell’accrescimento del fascino di questi versi effusioni dell’anima per il fortunato lettore e che suscitano forti emozioni.

Quello che emerge nella superficie dei versi proviene da uno scavo interiore a dimostrazione del fatto che come diceva Goethe la poesia è sempre d’occasione e in questo caso in questi versi si avverte la manifestazione della condizione di un medico nato in Italia che vive in prima persona lo spaesamento in una terra lontana primitiva rispetto all’Europa dove inevitabilmente più che nell’Occidente la natura domina sull’essere umano e proprio attraverso la poesia in questo clima Bolla, realizzato nel lavoro e affascinato dalla parola, riesce a ritrovare una felice nuova identità.

Raffaele Piazza

Bolla Giorgio, Navigando sotto il sole, prefazione di Michele Miano, Guido Miano Editore, Milano 2025, pp. 70, isbn 979-12-81351-56-1, mianoposta@gmail.com.

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