“MATERIA E RADICI” – LA PITTURA DI ALFIO QUINTINO RIZZO
Comunicato Stampa
“MATERIA E RADICI” – LA PITTURA DI ALFIO QUINTINO RIZZO IN MOSTRA ALL’ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI GALLIPOLI
Via Sant’Angelo 3 / Gallipoli – centro storico
Dal 1° al 15 luglio 2025 l’Archivio Storico comunale di Gallipoli, in via Sant’Angelo 3, ospiterà la mostra d’arte “Materia e Radici. Gesto, colore e memoria in dialogo” di Alfio Quintino Rizzo, artista autodidatta originario di Alliste, la cui opera intreccia memoria, materia e libertà espressiva in una ricerca artistica che fonde passato e presente.
L’esposizione, promossa dal Comune di Gallipoli, offre un viaggio immersivo nell’universo pittorico di Rizzo, che ha fatto della pittura il suo linguaggio più autentico. Attraverso paesaggi salentini, trulli, ulivi secolari e visioni astratte, l’artista racconta storie personali e collettive, ricordi e radici che si fanno gesto pittorico e materia viva. Le sue tele vibrano di luce mediterranea, con tavolozze che richiamano l’intensità di Van Gogh e la libertà gestuale di Pollock, in un continuo dialogo tra forma e sentimento.

Come sottolinea l’artista: “Non ho mai pensato all’arte come una categoria. Per me dipingere significa dare forma a ciò che sento, sia che si tratti di un paesaggio che conosco da sempre, sia che siano forme colorate che prendono anima sulla tela”.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, esclusi i lunedì e i mercoledì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 18:30 alle 21:30, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’occasione per conoscere da vicino un percorso artistico radicato nel territorio e capace di parlare con linguaggi universali.
Il sindaco Stefano Minerva ha commentato: “Siamo orgogliosi di ospitare la mostra di Alfio Quintino Rizzo, un artista che racconta il nostro territorio con una sensibilità profonda e personale. La valorizzazione dell’Archivio Storico come spazio espositivo si inserisce nel percorso di promozione culturale che il Comune sta portando avanti con convinzione, mettendo al centro la memoria, l’arte e l’identità salentina”.