Rischio incendi, Cia Levante: “Coinvolgere gli agricoltori nella prevenzione”
Comunicato Stampa
L’organizzazione scrive ai Comuni: “Utilizzare le possibilità offerte dal decreto 228/2001”
Nello svolgimento ormai prossimo della campagna di raccolta delle produzioni cerealicole, il pericolo di incendi può compromettere il lavoro di migliaia di cerealicoltori, causando rischi non solo per i raccolti ma anche per le persone. Le temperature sempre più elevate, fenomeno ormai costante a causa dei cambiamenti climatici in atto, e il conseguente rischio di incendi costituiscono una minaccia per le aziende agricole e il loro patrimonio produttivo agricolo e zootecnico, oltre che per l’ambiente del nostro territorio. “Per questo motivo”, spiega Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante Bari-Bat, “abbiamo inviato una lettera alle amministrazioni comunali dell’Area Metropolitana di Bari e della provincia Barletta-Andria-Trani chiedendo che si attivino per una campagna di prevenzione degli incendi, anche con il coinvolgimento attivo degli imprenditori agricoli, secondo quanto stabilisce il decreto legislativo 228/2001 (legge di orientamento in agricoltura). Attraverso la stipula di convenzioni, infatti, gli agricoltori possono occuparsi direttamente della manutenzione del territorio in chiave di sicurezza anti-incendio e contro il dissesto idrogeologico”, con funzioni di supporto anche alla Protezione Civile. “Gli incendi”, aggiunge De Noia, “feriscono profondamente il nostro territorio, anche dal punto di vista dell’immagine per aree vocate come la nostra al turismo, e arrecano danni dal valore inestimabile all’ambiente, con conseguenze negative che durano per molti anni. Il coinvolgimento degli imprenditori agricoli nelle azioni di prevenzione, dunque, è quantomai utile, poiché gli agricoltori sono i primi custodi del territorio, le sentinelle che presidiano le aree più a rischio”. Sulla stessa lunghezza d’onda, l’appello di Giuseppe Creanza, direttore di CIA Levante Bari-Bat: “Un’adeguata attività di prevenzione mette al riparo il reddito degli agricoltori da eventi disastrosi come gli incendi, che possono letteralmente mandare in fumo un anno di lavoro. Quando le fiamme divorano i campi, inoltre, si mettono a rischio anche gli allevamenti zootecnici che restano senza paglia per alimentare gli animali e il nostro patrimonio floreale e faunistico, con danni enormi alla biodiversità dei nostri territori”.
