Sabato 1 novembre | LECCE | Artisti barboni per un giorno – Barbonaggio Teatrale Collettivo in piazza Sant’Oronzo
ARTISTI BARBONI PER UN GIORNO: SABATO 1 NOVEMBRE IN PIAZZA SANT’ORONZO A LECCE TORNA IL BARBONAGGIO TEATRALE COLLETTIVO PROMOSSO DA NASCA TEATRI DI TERRA DI IPPOLITO CHIARELLO.
Un palchetto e un costume con tante storie da condividere per un grande rito collettivo: sabato 1 novembre in Piazza Sant’Oronzo a Lecce torna “Artisti barboni per un giorno – Barbonaggio Teatrale Collettivo“, progetto ideato e promosso da Nasca Teatri di Terra con la direzione artistica di Ippolito Chiarello. La quattordicesima edizione, con il patrocinio del Comune di Lecce e di Puglia Culture, prenderà il via alle 19:00 con un’assemblea pubblica e informale con tutte le artiste e tutti gli artisti e gli aspiranti barboni, per fare un punto sul proprio lavoro e sul mondo del teatro con la partecipazione di Ester Tatangelo, curatrice e studiosa di performing arts. Dalle 20:30 la consueta lettura della “Preghiera del clown” di Totòde Curtis darà il via alle performance che fino alle 22 si alterneranno tra la piazza e le vie limitrofe. Ciascun partecipante sistemerà il suo palchetto (sedia, tronco, cassetta di legno) e proporrà al pubblico un carnet con i titoli delle storie da far scegliere e recitare. Sono circa trenta le persone che hanno già aderito: oltre a Ippolito Chiarello si esibiranno gli allievi e le allieve di Ama – Accademia Mediterranea dell’Attore, la danzatrice Barbara Toma e molti altri. Nato a Lecce e diventato un movimento internazionale, il Barbonaggio Teatrale è un’azione poetica e politica che rovescia i confini del teatro tradizionale: un incontro diretto tra artisti e cittadini, un atto civile che ricorda che ogni artista è un lavoratore e che la cultura è un bene comune. In caso di pioggia, tutti sotto i portici della piazza.

IL BARBONAGGIO TEATRALE
«Era il pomeriggio del 28 agosto 2009 e con assoluta incoscienza stendevo a terra un tappeto, piazzavo un lume e un gradino di legno nero e dorato, infilavo il mio inseparabile impermeabile e tra gli sguardi increduli dei miei colleghi e del pubblico della strada, vendevo il mio primo pezzo di spettacolo con questa modalità, che chiamai barbonaggio teatrale», racconta Ippolito Chiarello. «Con la stessa incoscienza, con caparbietà e molta fatica ho realizzato in questi 15 anni la mia utopia: fare ogni giorno il mio lavoro, viverci e avere pubblico che mi ascolti. Ho continuato a viaggiare con questo progetto e raggiungere tante città e continenti. Il tempo mi ha portato a radicalizzare ancora di più l’esperienza e il palchetto me lo sono caricato sulle spalle, sono andato ancora più in profondità nelle storie che racconto e nella relazione con un possibile pubblico, informato della mia presenza, o semplice passante». Il progetto che ha viaggiato in tutta Italia e in Europa toccando Barcellona, Madrid, Parigi, Londra e Berlino e addirittura Vancouver in Canada. Da questa prima esperienza “solitaria” nel 2010 nasce l’idea del “Barbonaggio Teatrale Collettivo”, una forma di teatro diffuso che abbraccia le comunità e diviene strumento di incontro reale, confronto e dialogo, al fine di suggerire una presa di coscienza rispetto al sistema teatrale per innovarlo dall’interno. È un modo per fare pubblicità al teatro. Ridare dignità a un mestiere, abituare le persone a dare un valore alla poesia, alle parole, alla scrittura, a sentirne veramente la necessità, il bisogno. «Con il Barbonaggio Teatrale Collettivo proponiamo ogni anno una festa diffusa del teatro, per ricordare che ogni artista è un lavoratore e che il teatro è un atto politico in quanto fondante della vita di ogni polis. Mai come in questo tempo è necessario ricreare una relazione sentimentale con i pubblici. Dialogare direttamente attraverso l’arte e nutrire l’anima».

NASCA – IL TEATRO
Dal 2022, inoltre, il viaggio nomade in giro per il mondo di Ippolito Chiarello e della sua compagnia Nasca Teatri di Terra, ha trovato finalmente anche una vera casa in via Siracusa 28 nella Zona 167/B del Quartiere Stadio di Lecce. Nasca è, infatti, una delle associazioni alle quali, grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce, è stato assegnato un immobile al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica Arca Sud nella Zona 167/B del capoluogo salentino. Diretta dallo stesso Chiarello e da Barbara Toma, organizzata in sinergia con numerose realtà del territorio, con il supporto delle socie e dei soci, il contributo del Comune di Lecce e della Fondazione AMI – Alta Mane Italia, e grazie ai fondi dell’Otto per mille luterano, la quarta stagione dal titolo Unica – Ancora un sogno proporrà fino al 31 maggio un ampio programma di laboratori, musica, teatro, danza, arte, cinema, spettacoli per ragazze e ragazzi e molte altre attività dedicate alle famiglie e alla comunità. Il tema trae ispirazione da due frasi che ne racchiudono lo spirito: “Non è vero che le persone smettono di sognare perché invecchiano, diventano vecchi perché smettono di sognare” di Gabriel García Márquez e “Ci vuole un gran fisico per correre dietro ai sogni” di Stefano Benni. Dopo tre anni di intenso fervore, ricchi di partecipazione e soddisfazioni, Nasca consolida la propria identità: non soltanto un teatro, ma un luogo di incontro, sperimentazione e crescita, dove le esperienze “uniche” diventano occasioni di scoperta e condivisione.
Info
3474741759www.ippolitochiarello.it

