UNA NESSUNA, CENTOMILA: A GALLIPOLI PARTE LA RASSEGNA DEL PROGETTO “SEMINARTI”
Comunicato Stampa
Domenica 25 maggio – ore 20 | Teatro Garibaldi, via Garibaldi – centro storico
Prende il via a Gallipoli la rassegna di teatro e arti circensi del progetto “SeminArti. La bellezza come cura”, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso “PugliaCapitaleSociale 3.0”. Un percorso che intreccia pratiche artistiche e riflessione sociale, in cui la creatività diventa strumento di rigenerazione, ascolto e consapevolezza.
Il primo appuntamento è previsto per domenica 25 maggio alle ore 20.00, presso il Teatro Garibaldi. In scena lo spettacolo “Una nessuna centomila”, atto unico ironico e amaro sull’essere donna, scritto da Vittorio Matteucci, adattato, diretto e interpretato da Liliana Putino – che firma anche la direzione artistica della rassegna – con la regia luci di Tommaso Mastroleo.
Guidato dal fil rouge delle parole di Pirandello sulla frantumazione dell’identità, lo spettacolo accompagna lo spettatore in un viaggio nei frammenti di una vita femminile: ricordi, metamorfosi, incontri, ferite e resistenze. Un monologo sospeso tra il dramma grottesco e l’ironia più disarmante, che racconta la molteplicità e la complessità dell’essere donna oggi.
Il secondo appuntamento sarà il 31 maggio, con “Lisistrata o dell’amore”, riscrittura moderna della celebre commedia di Aristofane, incentrata sul potenziale sovversivo del femminile e sull’urgenza di riscrivere nuove forme di relazione e di lotta.
I due testi portati in scena incarnano appieno lo spirito del progetto “SeminArti”: un invito a coltivare l’arte come spazio di trasformazione, in cui il potere della parola e dell’azione creativa sappia restituire senso, dare voce, offrire visioni. L’arte, nelle sue molteplici forme, si conferma così un mezzo privilegiato per illuminare la verità di noi stessi e del mondo.
La rassegna è organizzata da Granelli di Sabbia Odv, in partnership con Indisciplinati Cooperativa Sociale, e realizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Città di Gallipoli.
