Segnalazioni

È uscito il libro di critica letteraria di Maria Angela Eugenia Storti

DI LETTERATURA DEL NOVECENTO TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

Memorie artistiche a confronto: Mann, Kafka, Woolf, Eliot, Beckett, Wedekind, Pirandello, Montale

GUIDO MIANO EDITORE NOVITÀ EDITORIALE

Comunicato Stampa

Pubblicato il libro di critica letteraria di Maria Angela Eugenia Storti: “Itinerari di letteratura del Novecento tra tradizione ed innovazione” (Saggi su Mann, Kafka, Woolf, Eliot, Beckett, Wedekind, Pirandello, Montale); Guido Miano Editore, Milano 2023.

Il testo è suddiviso in tre sezioni che costituiscono rivisitazioni di alcune opere del Novecento, viste in relazione ad autori di più paesi, e vuole fornire un contributo di analisi comparata. Le sezioni sono a loro volta rappresentative dei generi letterari più esplorati nel ‘900 e sono atte a fornire un tentativo operativo finalizzato alla rivisitazione di alcune tematiche ricorrenti del periodo in questione.

Nella fattispecie, verranno esaminate per la sezione – “romanzo” – alcune peculiarità afferenti al modo di esplorare modernità/tradizione; sete di conoscenza/potere, nonché evoluzioni delle tecniche narrative e dei loro nuclei concettuali attraverso le opere di T. Mann, F. Kafka, V. Woolf e T. S. Eliot.

La seconda sezione, dedicata alla drammaturgia, ospita argomentazioni che tendono ad evidenziare i diversi approcci tematici, nonché ad approfondire le complesse dicotomie che coinvolgono gli attori-maschere alle prese con le loro performances, viste attraverso gli occhi dei diversi drammaturghi che hanno dato loro vita. La trattazione si riferirà ad alcuni scritti teatrali di L. Pirandello, F. Wedekind e S. Beckett, nonché alle loro differenti modalità esistenziali, espresse attraverso tecniche distinte e variegate. Proprio in tale contesto vengono acutamente evidenziati i nessi dialettici che legano la sicilianità di Pirandello ad un europeismo inteso non solo come aspirazione ad una civiltà più ampia, ma anche come partecipazione alla prorompente realtà della società moderna in cui lievitano i sintomi di una emergente crisi borghese.

L’autrice, mediante una sistematica analisi epistemologica, mette altresì in rilievo come sia lo scrittore agrigentino, che altri artisti del Modernismo, attraverso i personaggi delle loro rispettive opere, vivano il crollo radicale di valori quali i sentimenti, la religione, la società e lo stato, per poi divenire i testimoni sgomenti del nulla. È proprio tutto questo a determinare il relativismo che si afferma nella letteratura moderna, motivo per il quale la scrittrice attraverso un’acuta analisi dei testi presi in esame, riesce a mettere significativamente in rilievo, l’epocale cambiamento avvenuto nell’ambito letterario. Proprio in ragione di tale cambiamento, l’artista non rappresenta più un punto di vista che gli si dispiega davanti, ma un frammento di consapevolezza perduto nel caos della fenomenica realtà del tutto.

Poiché il pensiero è ritenuto una mediazione tra l’esistenza e l’essenza, ciò che appare concreto, stabile ed indiscutibile alla sensibilità comune, per lo scrittore non rappresenta infatti che una facciata fittizia che nasconde il vuoto. Seguendo tale percorso, il testo in questione giunge al denso nucleo di quella dialettica pirandelliana della maschera e del volto per la quale si è anche parlato di ‘‘relatività’’. Ad una concezione della vita vissuta tumultuosamente in una polemica fremente, ribelle e di dolorante pietà, Pirandello stesso dà il nome di umorismo che per lui, come è noto si traduce nel ‘‘sentimento del contrario”, concezione per cui il pathos si tuffa e si smorza nella fredda acqua della riflessione.

L’ultima parte, avrà toni più lirici e curerà alcuni aspetti poetici affini e non, nelle figure di E. Montale e di T. S. Eliot. Questi ultimi ed in particolare Montale, dichiarano di non sapere più ‘‘nulla’’ e per tanto si astengono da emettere giudizi, sentendosi solo in grado di prendere coscienza dell’assoluta dimensione aleatoria di tutte ‘‘le cose umane”.

La raccolta di questi saggi costituirà un testo esemplificativo che, senza pretese, sarà atto ad evidenziare i moderni contesti storico-culturali, al fine di consentire approfondimenti tematici legati prevalentemente all’evoluzione della cultura dei paesi anglofoni e mitteleuropei con squarci di memorie italiane, nel periodo tra le due guerre mondiali. Il contributo mira ad analizzare in forma sintetica, non convenzionale ed antiaccademica, le differenti prospettive estetiche della cultura moderna e postmoderna. La ricerca del passato da parte dello scrittore del Novecento e nel contempo la fuga da questo, unitamente ad un rifiuto dei vecchi canoni delle tecniche narrative, simbolizza il disperato tentativo della generazione tra e post le due guerre, di vivere con estrema intensità “ogni singolo momento della trattazione” preferibilmente attraverso “l’impersonalità” che spesso dà origine ad una frammentarietà linguistica, al “nonsense” ai “puns”, al monosillabo ed infine… al silenzio.

Lea Di Salvo

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L’AUTRICE

Maria Angela Eugenia Storti è nata a Palermo, dove vive ed opera. Laureatasi in germanistica con il Prof. Furio Jesi, ha insegnato lingua e letteratura inglese presso il liceo delle Scienze Umane “G. A. de Cosmi” di Palermo. È autrice di saggi ed articoli prevalentemente inerenti ad autori stranieri, quali ad esempio: Goethe, Brecht, Mann, Beckett, ecc…, nonché di recensioni letterarie ed artistiche. Ha vinto alcune borse di studio in Germania ed in Austria e la sua formazione è altresì legata ai suoi interessi per gli studi anglofoni. Non mancano tra le costanti attività culturali, quelle connesse alla sua ricerca conoscitiva, nata in seno al teatro, a cui si affiancano trasposizioni di sue personali esperienze artistiche, corredate da seminari e laboratori teatrali, ideati a fini didattici. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Il Cantastorie (2010), Giostra di balocchi (2013), Tempo di raccolta (2015), Letto di stelle (2017); il saggio: Crisi di identità e protesta in Beckett e Brecht (2012); è inoltre autrice di short stories e pièces teatrali ancora inedite. È stata insignita di vari premi letterari e si è classificata al primo posto nell’anno 2015 durante la 23a edizione del Premio Letterario Internazionale “La Rocca”, Città di S. Miniato (Pisa).

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Maria Angela Eugenia Storti, Itinerari di letteratura del Novecento tra tradizione ed innovazione, pref. di Lea Di Salvo, Guido Miano Editore, Milano 2023, pp. 82, isbn 978-88-31497-99-2, mianoposta@gmail.com.

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